La Corte di Appello di Palermo con recentissima sentenza del 17.12.2020 ha condannato il Ministero della Pubblica Istruzione al risarcimento del c.d. “danno comunitario”, per l’illegittima reiterazione di contratti a termine oltre i 36 mesi di servizio.
In tale sentenza i Giudici si sono soffermati sulla disciplina nazionale relativa ai contratti a termine nel settore scolastico, interpretata alla luce degli interventi della Corte di Cassazione, della normativa euro-comunitaria e delle varie sentenze della Corte di Giustizia Europea.
Ebbene, la Corte di Appello di Palermo è giunta alla conclusione che, nel caso di contratti a termine oltre i 36 mesi su “organico di diritto”, il personale scolastico ha il diritto a vedersi riconosciuto il risarcimento del c.d. “Danno comunitario” calcolato seguendo le direttive della nota sentenza della Cassazione a sezioni unite n. 5072/2016. Nel caso oggetto della superiore sentenza il danno è stato calcolato in tre mensilità dell’ultima retribuzione ricevuta in quanto l’abusiva reiterazione dei contratti a termine era avvenuta per tre annualità consecutive e la ricorrente non aveva provato l’esistenza di un danno ulteriore.
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